L’asteria detta anche stellaria (o asteria stellaria) anticamente era chiamata dragonzia perchè si riteneva che fosse prodotta dal Dragone delle Indie che veniva adorato e poi solennemente decapitato per potersi appropriare di questa bella pietra carica di virtù magiche che l’animale nascondeva.
L’asteria è una varietà di corindone, più precisamente dello zaffiro, ed è composto da allumina, ferro, silice con inclusioni simili per aspetto ad una piccola stella lucente. Il profeta Zarathushtra ne celebrò i poteri occulti: la stella infatti è sinonimo di fede e vigilanza, guida e fonte di potenza per chi sappia riconoscerla ed assecondarla.
Basterà pensare, per rendersi conto di ciò, alla cometa, messaggera di grandi avvenimenti; alla Stella Polare che guida naviganti ed esploratori; alle costellazioni dello zodiaco che influenzano una nascita, giustificando il detto “nato sotto una buona o una cattiva stella”. L’asteria scaccia incubi e paure, rischiarando, come vero astro, il buio fitto dell’inconscio: rende l’animo allegro, sveglio, curioso di vivere. Fra tutti i prodigi che le attribuivano gli antichi c’era anche la capacità di mettere in fuga i ragni e far ricrescere i capelli ai calvi.
La stellaria nell’alchimia
Gli alchimisti assicuravano che, per produrre artificialmente la stellaria fosse sufficiente tenere un corindone immerso in aceto forte per alcuni giorni e che l’asteria, posta in un bicchiere di vino e succo di limone si rigirasse rapidamente su se stessa: in effetti questa pietra contiene potassio, che in acqua si arroventerebbe assumendo moto rotatorio, bruciando poi con una fiamma violetta e producendo leggere esplosioni.
Questo avverrebbe perchè l’elemento scompone l’acqua nei suoi componenti, liberando l’idrogeno in essa contenuto. Gli stessi studiosi osservarono anche che l’asteria, sottoposta ai raggi dello specchio ustorio, non si liquefa, ma diviene bianca e calcina, assumendo l’apparenza di un piccolo astro spento. E’ facile comprendere come comportamenti tanto strani in un minerale lo inseriscano rapidamente nella sfera del meraviglioso e del soprannaturale. Le virtù della asteria (o asteria stellaria) che alle proprie aggiunge quelle dello zaffiro azzurro, si rafforzano nella asteria crucifera, la specie più particolare di asteria, che presenta una inclusione a forma di croce nera.
Asteria, simbolo di amore e resurrezione
Il simbolismo della croce, come emblema cristiano di amore e di resurrezione, e come albero cosmico passante per il centro del mondo, conferisce alla gemma elevatissime virtù profilattiche contro epidemie e spiriti maligni. Nella farmacopea essa era somministrata per sanare nefriti e flussi sanguigni; polverizzata in dose di quattro grani era un efficace antielmintico (vermifugo), raschiata e bevuta nel brodo aiutava i parti difficili e presa ripetutamente combatteva i dolori lombari e le affezioni polmonari.
“L’asteria è una gemma inusuale, positiva e sorprendente. Veniva regalata ai neonati, a prescindere dal loro oroscopo, affinchè avessero una buona stella a vegliare su di loro”
L’asteria è una gemma del Sole, stimola la vitalità, il funzionamento di cuore, arterie, l’allineamento della colonna vertebrale e il funzionamento dell’occhio destro nell’uomo ed il sinistro nella donna. E’ una potente gemma astrale jupiteriana, fra le più positive e fortunate.
Per gli antichi occultisti era simbolo di possesso, potere ed estrema ricchezza materiale e per questo veniva conservata con i propri averi al fine di moltiplicarli e tenere lontani ladri e truffatori. Proteggeva da fatture, malocchio e malevolenze; per i viandanti era una barriera dalle insidie e dagli ostacoli. E’ astrologicamente un forte talismano zodiacale per i nati nel segno dei Pesci, soprattutto uomini. E’ rara e per questo estremamente ricercata.