L’alessandrite è una varietà di crisoberillo nota per il suo intenso colore verde e la sua estrema rarità. Scoperta nel 1830 nei monti Urali dal mineralogista Nils Gustaf Nordenskiöld, la pietra fu chiamata così in onore del granduca Alessandro II di Russia, in occasione del suo compleanno.
Proprietà ottiche e chimiche dell'Alessandrite
Una delle caratteristiche più straordinarie dell’alessandrite è la sua capacità di cambiare colore in base alla luce. Questa gemma mostra un verde brillante alla luce del giorno e un colore viola o rosso sotto luce artificiale. Questo fenomeno, noto come “cangianza”, è causato dalla presenza di cromo nella struttura cristallina del crisoberillo, che sostituisce parzialmente l’alluminio.
Alessandrite, rarità e valore
L’alessandrite è estremamente rara, con pochi giacimenti principali situati negli Urali, in Tasmania, nello Sri Lanka, in Brasile e in Madagascar. Le gemme di alta qualità sono molto costose, con prezzi che variano notevolmente in base alla purezza del colore, intensità del cambiamento cromatico, trasparenza e peso in carati. Secondo le ultime valutazioni, un carato di alessandrite può costare tra $15,000 e $70,000 per le gemme di alta qualità, e superare i $200,000 per esemplari eccezionali di grandi dimensioni, superando mediamente e di gran lunga il diamante.
Significato e usi magici dell'Alessandrite
L’alessandrite è considerata propizia per i nati in estate e per le opere compiute durante questa stagione, specialmente a giugno. Si dice che, indossata al dito, protegga da avventure spiacevoli e porti fortuna. Tuttavia, con l’arrivo dell’autunno, è consigliabile sostituire l’alessandrite con un’altra pietra più adatta ai toni della stagione.
La storia dell'Alessandrite
L’alessandrite ha una storia affascinante e ricca di aneddoti che ne aumentano il fascino e il valore. Scoperta il giorno del compleanno del granduca Alessandro II di Russia, questa gemma rara è stata immediatamente associata alla nobiltà e alla regalità. Durante il periodo zarista, l’alessandrite era molto apprezzata nei gioielli della famiglia reale russa, diventando simbolo di prestigio e potere.
La scoperta dell’alessandrite nei monti Urali nel 1830 avvenne in un contesto di esplorazioni minerarie intensive. I monti Urali erano già famosi per i loro ricchi depositi di gemme, inclusi smeraldi e altre pietre preziose. La combinazione unica di beryllium e cromo necessaria per la formazione dell’alessandrite rende questa pietra eccezionalmente rara, poiché queste due sostanze chimiche raramente si trovano insieme nelle stesse condizioni geologiche .
Il nome stesso della gemma celebra il granduca Alessandro II, futuro zar di Russia, il che ha contribuito a costruire un’aura di mistero e prestigio attorno alla pietra. La gemma era considerata un talismano portafortuna e veniva spesso incastonata in anelli, spille e pendenti che venivano regalati ai membri della famiglia reale e ai dignitari stranieri.
Durante il regno di Alessandro II, l’alessandrite divenne una delle gemme preferite dalla nobiltà russa. Questo periodo segnò un’epoca d’oro per la gemma, che veniva utilizzata per creare alcuni dei gioielli più elaborati e splendidi dell’epoca. Uno degli esempi più noti è un anello di alessandrite appartenuto alla zarina Maria Alexandrovna, noto per il suo straordinario cambiamento di colore e la sua impeccabile lavorazione artigianale.
Le gemme provenienti dai monti Urali erano particolarmente apprezzate per la loro qualità superiore. Tuttavia, con l’esaurimento dei giacimenti originali, l’alessandrite è diventata ancora più preziosa e ricercata. Nuovi giacimenti sono stati scoperti in Sri Lanka, Brasile, e altre parti del mondo, ma le gemme russe originali rimangono tra le più pregiate.
La rarità e il fascino dell’alessandrite hanno anche ispirato molte leggende e credenze popolari. Ad esempio, si dice che l’alessandrite porti fortuna e protegga chi la indossa da pericoli e avversità. Durante il XIX secolo, gli aristocratici europei e russi credevano che l’alessandrite potesse migliorare la vista e guarire varie malattie, attribuendole potenti proprietà curative.
La gemma ha anche trovato un posto speciale nella letteratura e nell’arte. La sua capacità di cambiare colore ha affascinato scrittori e artisti, che l’hanno spesso utilizzata come simbolo di trasformazione e dualità. Il gioco di colori dell’alessandrite è stato paragonato alle emozioni umane, mutevoli e complesse, rendendola un tema ricorrente in poesie e racconti.
L’alessandrite ha mantenuto il suo status di gemma rara e preziosa fino ai giorni nostri. La sua associazione con la nobiltà e la sua storia ricca di aneddoti la rendono una delle pietre più affascinanti e desiderate. Anche oggi, possedere un’alessandrite è considerato un segno di buon gusto e raffinatezza, e la gemma continua a essere protagonista nei gioielli di alta classe e nelle collezioni private di tutto il mondo
Valutazione della Gemma
La qualità di un’alessandrite è determinata da diversi fattori, tra cui la purezza del colore, l’intensità del cambiamento cromatico e la trasparenza. Le gemme con un forte cambiamento di colore e pochi inclusioni sono le più preziose.
Trattamenti e Sintetici
A causa della sua rarità, l’alessandrite naturale è spesso imitata da gemme sintetiche e trattamenti. Le gemme sintetiche vengono prodotte in laboratorio e possono mostrare proprietà simili all’alessandrite naturale, ma sono meno costose.
Manutenzione e Cura
L’alessandrite è una gemma dura, con una durezza di 8,5 sulla scala di Mohs, il che la rende adatta all’uso quotidiano. Tuttavia, è importante evitare urti forti e l’esposizione a sostanze chimiche aggressive. Per pulire l’alessandrite, si consiglia di utilizzare acqua tiepida e sapone neutro, evitando l’uso di detergenti chimici.
Conclusione
L’alessandrite è una gemma incredibile e sorprendente, capace di stupire ed emozionare grazie alle sue proprietà uniche e alla sua bellezza rara. Rappresenta non solo un tesoro per collezionisti e appassionati di gemme, ma anche un simbolo di protezione e fortuna per chi la indossa.